QUEI 50 RAGAZZI DANNO CORAGGIO
“La vita è fatta per il 10% da ciò che ti accade e per il 90% da come reagisci”.
E’ una delle “massime” che sono affisse sulla parete della mia stanza dietro lo schermo del pc.
Briciole di saggezza e buon senso che ho sentito o letto da qualche parte e che mi sono rimaste appiccicate addosso perché mi appartengono o perché voglio che mi appartengano.
In questo tempo sospeso, in questo “non luogo” della nostra Storia, non appena si sono manifestate le prime avvisaglie di blocco sociale, ho immediatamente percepito che non avrei potuto stare fermo ad aspettare che accadesse qualcosa perché altrimenti sarei rimasto travolto dall’onda nera che si profilava all’orizzonte, nauseabonda e venefica.
Le risposte, le soluzioni, le vie d’uscita, esistono sempre, bisogna solo avere i motivi e la forza per cercarle.
Uno dei motivi è dato da una cinquantina di ragazzi che a dicembre dovranno sostenere l’esame di avvocato.
La forza è data dall’energia che si ricava nello stesso momento in cui si fatica per trovare una risposta che, per forza di cose, arriva sempre.
Non esiste la normalità in assoluto, perché la “normalità” non è altro che un equilibrio.
Ma l’equilibrio, per noi che siamo vivi, non è stare fermi, ma compiere migliaia di movimenti talvolta impercettibili che, intervenendo sul nostro corpo o sulla nostra mente, ci consentono di non cadere, di non essere travolti, di restare in piedi, camminare, correre.
Ma poiché oggi siamo su una nave in tempesta, lo sforzo per stare in equilibrio è enorme e occorre essere consapevoli del fatto che le nostre risorse individuali non bastano.
Bisogna avere il coraggio di fidarsi e di appoggiarsi a qualcuno che, a propria volta, potrà confidare in noi per stare in piedi.
Solo così “andrà tutto bene”.
Solo se avremo la capacità di accorgerci che “gli altri” sono sempre una risorsa e mai un pericolo.
ALBERTO MANZELLA, Docente della Scuola Litubium